L’andamento dell’inflazione mostra segni di rallentamento, ma i costi continuano a crescere, sia ai piedi della Madonnina che in tutta la Lombardia, con un impatto più significativo rispetto al resto d’Italia. Quattro città lombarde si piazzano tra le prime dieci più costose, sei tra le prime venti, e otto nella top 30. A settembre, l’inflazione annua in Lombardia ha raggiunto il 5,3%, traducibile in un aumento di spesa annuale di 1.377 euro per ogni famiglia media. Questa somma si aggiunge ai costi necessari per la spesa quotidiana, le bollette, il mutuo o l’affitto, il pieno di carburante e gli acquisti essenziali.
In Lombardia, Milano si posiziona come la città più costosa, seconda solo a Genova a livello nazionale, con un tasso d’inflazione del 5,8% e un aumento di spesa di 1.575 euro all’anno per ogni famiglia. Lodi segue da vicino come seconda città più costosa della Lombardia e quarta in Italia, con un aumento di spesa di 1.550 euro a famiglia, causato da un’inflazione territoriale del 6,1%. Lecco, famosa come la città dei “Promessi Sposi”, registra un aumento del costo della vita di 1.525 euro, con un incremento del 6% nei prezzi al consumo. Varese segue con un aumento di 1.505 euro. Mantova si colloca all’11º posto in Italia con un incremento di 1.420 euro per famiglia, mentre Como, con 1.345 euro, si posiziona al 17º posto. Bergamo è la 21ª città in termini di aumento dei prezzi, con un incremento di 1.320 euro, mentre Pavia è al 24º posto con 1.290 euro.
Tuttavia, Brescia e Cremona rimangono al di sotto della media nazionale degli aumenti, entrambe al 48º posto, con incrementi annuali stimati di 1.135 euro e un tasso d’inflazione del 4,3% al mese scorso. Sondrio, al contrario, non è inclusa nei calcoli elaborati dal Centro Studi dell’Unione Nazionale Consumatori per la classifica delle città più care d’Italia.
Per spendere meno, sembra conveniente trasferirsi al sud. La città meno costosa in assoluto è Potenza, con un tasso d’inflazione più basso del Paese al 3,4%. Qui, la spesa aggiuntiva annua media è di “solo” 671 euro, anche se gli stipendi medi sono notevolmente inferiori rispetto alla Lombardia.